L’ ANTECEDENTE
Nei mesi di dicembre 2024 e gennaio 2025 una rete ambientalista locale, non asservita alla Giunta Castelletti e all’ A2A come altre “liste verdi” saltate sul carrozzone del Centrosinistra in occasione delle elezioni comunali della primavera 2023, aveva riportato al centro dell’ attenzione il devastante problema dell’ inquinamento a Brescia.

Le organizzazioni “Comitato per la Salute e la Salvaguardia del Centro Storico”, “Comitato Spontaneo contro le nocività a San Polo”, “Comitato per l’ Ambiente- Brescia sud”, “S.OS. Alberi Brescia”, “Centro Info ISOLDIDITUTTI” e “Tavolo Basta Veleni Brescia” avevano infatti organizzato due flash-smog l’8 dicembre e il 7 gennaio.
Si era trattato di momenti di denuncia e protesta efficaci, effettuati in punti molto inquinati della città, via Tartaglia e Villaggio Sereno.
La replica stizzita dell’ assessora all’ Ambiente Camilla Bianchi (PD) non aveva tardato ad arrivare attraverso dichiarazioni rilasciate ai media locali, in cui si parlava di “narrazione falsa” e si magnificava, come sempre, l’azione della Giunta in materia di salute dell’ambiente – e in particolare dell’aria – della città.
Di queste vicende “Brescia del Popolo” aveva ampiamente parlato. Rimandiamo a riguardo ai link degli articoli relativi, inseriti a fondo pagina.
RICHIESTE E PROPOSTE CONCRETE
Nei giorni successivi alle esternazioni dell’ assessora il cartello ambientalista alternativo aveva fatto un passo inatteso, chiedendole un incontro per presentare una serie di richieste e proposte precise, concrete, che qui sotto riportiamo:

L’ incontro, a quanto ci risulta, finora non c’è stato.
Nessuna risposta è arrivata da Camilla Bianchi, rimasta probabilmente spiazzata di fronte a indicazioni precise su interventi che si potrebbero attuare in tempi brevi per far fronte all’ emergenza, se solo ci fosse la volontà politica.
UN BELLISSIMO SPETTACOLO
In compenso ieri, 1° febbraio, abbiamo potuto assistere ad una sorta di grande spettacolo, uno di quelli che piacciono tanto alla sindaca.
Ricordate il lancio della campagna di marketing “Brescia la Tua Città Europea”, dell’ ottobre scorso?
Ecco, si è trattato di una sorta di replica di quello show, riferita stavolta ai problemi dell’ ambiente.
Stessa cornice, il Teatro Borsoni di via Milano, l’ unica opera di qualche spessore arrivata a compimento (del resto si trattava di un progetto da tempo avviato) nel corso di questo primo anno e mezzo di sindacatura Castelletti.
Stesso pubblico di fan e aficionados. Per l’ occasione, mobilitati anche gli studenti del liceo De André, a dare il segno dell’importanza di coinvolgere le nuove generazioni.
Stesse modalità propagandistiche. Una marea di parole per annunci e promesse. Peraltro già contenute nel programma elettorale alle Comunali del 2023 della coalizione di Centrosinistra .

APPARE IL PAC
E’ apparso sulla scena così il PAC (“Piano Aria e Clima”), approvato dalla Giunta lo scorso novembre, “progetto ambizioso” di una Brescia che “raccoglie la sfida”.
«Le priorità sono tre: aria più pulita, efficienza energetica e una città che diventi un’oasi urbana capace di adattarsi ai cambiamenti climatici» – ha dichiarato Camilla Bianchi.
Aggiungendo di «aver già (sic!) avviato due tavoli tecnici per analizzare la situazione attuale. Da marzo il confronto si allargherà alla cittadinanza con incontri pubblici».
«È una trasformazione che coinvolge tutti: solo un impegno collettivo potrà rendere Brescia una “Città amica del clima“», ha rimarcato nel suo intervento la sindaca Laura Castelletti con i toni tipici del politicamente corretto che le sono propri.

CHIACCHIERE E DISTINTIVO
Quindi altre chiacchiere a non finire, che investiranno nei prossimi mesi amministrazioni locali, scuole, associazioni, aziende e cittadini con work-shop, assemblee, seminari.
Questo enorme parlare dovrebbe portare a ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2010 e a raggiungere la “neutralità climatica” nel 2040, con dieci anni di anticipo rispetto all’obiettivo fissato a livello europeo.
Insomma, campa cavallo…
A quanto si è capito i primi interventi pratici (non si sa quali) comincerebbero a metà del 2026, per concludersi nel 2029, cioè un anno dopo le prossime elezioni comunali… Dal 2030 monitoraggio e consolidamento dei risultati.
La rappresentazione teatrale ha poi visto susseguirsi sulla scena assessori all’ Ambiente di altre città padane amministrate dal Centrosinistra, come Milano, Bergamo, Verona.

Si è potuto così ascoltare di gran meraviglie in progetto o in corso d’ opera da quelle parti: depavimentazione dei suoli, mobilità sostenibile, contrasto alla povertà energetica, verde urbano, riduzione degli sprechi alimentari, mappatura delle criticità energetiche.
MA I GRUPPI AMBIENTALISTI INSISTONO…
Peccato che nei giorni immediatamente precedenti al mega evento del Teatro Borsoni, il cartello dei gruppi ambientalisti alternativi avesse rilanciato però le sue richieste e proposte, focalizzando l’attenzione in particolare su una certa delibera.
Aveva aggiunto anche alcune considerazioni in merito, come sempre puntuali ed incisive. Qui di seguito riportiamo il tutto:

I SILENZI DEL TEATRO BORSONI
A quanto pare, nessuna eco hanno trovato nello spettacolo del Teatro Borsoni- dove pure si è parlato tanto- le richieste e le proposte dettagliate del cartello ambientalista d’ alternativa.
Esse o gran parte di esse, tuttavia, nella loro semplicità e praticabilità, potrebbero diventare operative nel giro di poco tempo, senza aspettare la tarda primavera del 2026 o il 2028-29…
Ma i silenzi del Borsoni non sono un caso. L’ A2A a Brescia non si tocca.
INTANTO A BRESCIA DI INQUINAMENTO SI MUORE
Eppure, se ci fosse bisogno di altre conferme della gravità della situazione, basterebbe guardare questa mappa:

Un segnale importante per i comuni lombardi. Quello che non si capisce è perché Brescia, contrariamente alle altre città, insista per diventare la “Capitale europea dell’ambiente”.
Lo è già, ma a rovescio, per il lato peggiore.
Qui di seguito, i link agli articoli già dedicati da “Brescia del Popolo” al tema dei problemi ambientali nel capoluogo:
https://www.labresciadelpopolo.it/ambientalisti-e-no-un-duro-botta-e-risposta-a-brescia/
https://www.labresciadelpopolo.it/ambientalismo-di-opposizione-e-ambientalismo-di-sistema-a-brescia/
https://www.labresciadelpopolo.it/brescia-la-tua-citta-europea-dell-inquinamento/
FRANCESCO ROVARICH