UN’ ALTRA MANIFESTAZIONE RIUSCITA
Anche una delegazione di “Potere al Popolo!” di Brescia e Provincia ha preso parte alla manifestazione del 18 gennaio dinanzi alla Questura di Brescia.
Lì centinaia di persone, per la maggior parte giovani, hanno espresso una forte protesta contro i trattamenti umilianti ed intimidatori utilizzati dalla polizia nei confronti delle attiviste di Extinction Rebellion (XR), dopo l’azione di sensibilizzazione dell’ opinione pubblica da esse attuata all’ ingresso della Leonardo.
Non un’azienda qualunque, ma una fabbrica d’armi coinvolta nel genocidio del popolo palestinese.

LA VOLONTA’ DI RESISTERE
I partecipanti hanno mostrato inoltre la loro volontà di resistere contro il ddl Sicurezza 1660, che tenterà di colpire e cancellare ogni forma di lotta e di conflittualità sociale.
E’ stato preso infine un impegno: nessun attivista sarà mai lasciato solo o sola di fronte alla repressione.
Ci sarà una risposta ad ogni abuso di potere e ad ogni tentativo di impedire le lotte per i diritti e la trasformazione sociale.

L’ INTERVENTO DI “POTERE AL POPOLO!” DI BRESCIA E PROVINCIA
In particolare Giorgio Cremaschi, intervenendo a nome di “Potere al Popolo!” nello speech svoltosi durante l’iniziativa, ha ringraziato innanzitutto le attiviste di XR sia per l’ efficace dimostrazione non violenta organizzata a Brescia, sia per il coraggio rivelato nel denunciare apertamente i soprusi subiti nel corso del fermo in Questura.
Ha ricordato anche la sindaca di Brescia, Laura Castelletti «per non aver speso nemmeno una parola su questa violenza».

“PRASSI NORMALE”
In questo senso Cremaschi ha rilevato come la violenza sessista di cui sono state vittime le militanti di XR sia stata derubricata a “prassi normale” dal ministro dell’ Interno Piantedosi.
Così come “prassi normale” sono divenuti in Italia il sostegno al genocidio in Palestina da parte del governo e dell’opposizione di Sistema, il sostegno all’ industria bellica e il definanziamento delle politiche sociali, l’ uccisione di ragazzi in motorino che non si fermano all’ alta dei carabinieri o della polizia.
E’ stata trasformata in “prassi normale” ormai anche la distruzione dell’ ambiente in nome del profitto.
E le forze dell’ ordine già stanno collaudando, contro chi manifesta pacificamente, le nuove norme del ddl 1660 non ancora entrato in vigore.
Lo testimoniano le pratiche aggressive adottate da polizia e carabinieri in ogni parte d’ Italia nelle ultime settimane.
Cremaschi ha concluso ricordando un’affermazione di don Milani:
“Quando le leggi sono ingiuste, l’ unica risposta possibile è ribellarsi”.

REDAZIONE