MISSIONE COMPIUTA

UNA FORTE MOBILITAZIONE

Può dirsi pienamente riuscita la mobilitazione indetta dall’ Unione Sindacale di Base e da Potere al Popolo! di Brescia Provincia per la sera di venerdì 17 gennaio.

Nel momento di massima presenza oltre cento persone, con giovani, migranti lavoratori iscritti al sindacato, aderenti e simpatizzanti delle varie organizzazioni della Sinistra non di Sistema bresciane, si sono ritrovate davanti alla sede di via Corsica dell’USB.

UN PRESIDIO NECESSARIO

Il motivo che aveva reso necessaria questa iniziativa era strettamente collegato a ciò che stava accadendo a circa duecento metri di distanza, presso il Parco Pescheto.

IL RADUNO LUCIFERINO DELLE “REALTA’ IDENTITARIE”

Lì alcune decine di “camerati” del cartello “Difendi Brescia” (cioè l’ estrema destra fascista del Terzo Millennio di Casa Pound, Veneto Fronte Skinheads, ed ex-Forza Nuova riciclatisi in altri gruppetti quali  Comunità Militante Brescia, Nazionalisti Camuni, Rete dei Patrioti- Trincea Urbana Brescia) si erano infatti radunati.

Come al solito al calar delle tenebre, avvolti in fumi rossastri. E’ l’ambientazione che preferiscono, tanto per apparire più affidabili ai cittadini dei quali dicono di voler proteggere la sicurezza.

Queste cosiddette “realtà identitarie” non era chiaro che intenzioni avessero, oltre a rilanciare i loro slogan sul degrado generato dalla società multirazziale, di cui Brescia sarebbe vittima. Anzi, addirittura cavia al centro di un “terrificante esperimento di sostituzione etnica” voluto dalla Spectre mondialista.

TUTTI GLI OBIETTIVI RAGGIUNTI   

Vari quindi gli obiettivi del forte presidio di via Corsica, che sono stati senz’altro raggiunti.

In primo luogo ribadire che Brescia non è e non sarai mai di chi semina odio e razzismo.

In secondo luogo bloccare la tentazione dei fasciorazzisti di fare il bis del 13 dicembre. Ossia, di ripetere- con la copertura della questura- la rituale, lugubre parata notturna in giubbini neri sventolando i tricolori.

Magari stavolta cogliendo l’occasione anche per prendere d’assalto le sedi del patronato e del sindacato. Ipotesi non remota, considerato il curriculum giudiziario di organizzazioni come il Veneto Fronte Skinheads.   

BRESCIA HA ALTRI PROGETTI

Malgrado i fasciorazzisti promettano ulteriori novità nelle prossime settimane, il presidio convocato dall’ USB e da “Potere al Popolo!” ha dimostrato che Brescia ha ben altri progetti.

Il suo autentico antifascismo non è quello di chi porta fiori ai cippi e sta sempre e comunque dalla parte delle forze dell’ ordine, anche quando palesemente sbagliano.

REDAZIONE