Il Festival della Pace di quest’anno esprime tutta l’ipocrisia che domina il Comune di Brescia e che copre il suo reale schieramento con Israele e con il Partito della Guerra.
Il Festival ospita mostre d’arte palestinesi, dibattiti sul riarmo, confronti sui diritti umani. Tutto bene quindi? Seppure con qualche cautela, il Festival bresciano si schiera contro i venti di guerra e il sostegno al genocidio israeliano che dominano in Italia ed in Europa?

Ma neanche per sogno. Il 7 novembre alle 17.30 nel Palazzo della Loggia il Festival verrà solennemente inaugurato dalla piddina Vice Presidente del Parlamento Europeo Pina Picierno!

Se a tagliare il nastro della manifestazione fosse stato un generale della NATO, sarebbe stata una cerimonia più onesta. Pina Picierno è una fanatica guerrafondaia, strafavorevole al mostruoso piano di riarmo europeo di migliaia di miliardi, nemica dichiarata di tutti movimenti per la pace ed il disarmo. Inoltre Picierno è una fanatica sionista, che ha accolto con tanto di foto i rappresentanti dei coloni razzisti assassini ed è recentemente intervenuta sul palco nella manifestazione per Israele dove l’oratrice ufficiale ha accusato Francesca Albanese e l’ONU di essere la “guardia del corpo di Hamas”.

Ma la rappresentate europea del Partito della Guerra e del Genocidio non è la sola a segnare con la sua presenza il Festival. Il 9 novembre alle 21 al Teatro Borsoni terrà una conferenza Maurizio Molinari. Il giornalista e ex direttore di Repubblica che si è distinto nel negazionismo del genocidio a Gaza e nelle campagne di criminalizzazione contro chi scende in piazza per la Palestina. Molinari è anche sotto indagine presso l’Ordine dei Giornalisti per aver diffuso notizie giudicate non vere su Francesca Albanese.

Picierno e Molinari sono incompatibili con un vero festival della pace. Se vengono invitati in ruoli di grande rilievo è perché gli organizzatori sono d’accordo con loro, anche se poi ospitano anche veri pacifisti per far vedere quanto siano aperti e buoni.
Del resto il Comune di Brescia ha chiesto la pace in Palestina, ma ha anche approvato il protocollo IHRA contro l’antisemitismo. Cioè un insieme di disposizioni della destra colonialista israliana che identificano con l’antisemitismo ogni sostegno alla libertà del popolo palestinese.

Il DDL 1627, disegno di legge liberticida del senatore Gasparri e del governo che vuole punire come antisemitismo le manifestazioni ProPal, è ispirato direttamente dalla delibera del Consiglio Comunale di Brescia.
Del resto la sindaca Castelletti fa parte di quell’area “riformista” del Campo Largo che sul riarmo, la guerra alla Russia e il sostegno a Israele, spesso è più a destra della destra.
Poi c’è l’ipocrisia , che serve a tenere assieme un blocco di potere ed elettorale che comanda a Brescia da decenni, facendo finta di essere un’alternativa alla destra.
Ma ogni tanto la verità viene fuori lo stesso e Picierno e Molinari al Festival della Pace dimostrano che il Comune di Brescia è mani, piedi e testa dentro il Partito della Guerra.
GIORGIO CREMASCHI

