DI CHE COSA PARLIAMO QUANDO PARLIAMO DI “SISTEMA LIBERALFASCISTA” A BRESCIA? OVVERO: DALLA STRAGE DI PIAZZA DELLA LOGGIA A HITLER COMUNISTA

Sempre più spesso ci sentiamo rivolgere, con toni infastiditi,  la domanda su che cosa sia il “Sistema Liberalfascista”- che spesso citiamo nei nostri articoli su “Brescia del Popolo”- dominante nell’attuale fase storica in Europa, al centro come in periferia, da Bruxelles a Roma, e quindi giù per li rami  anche nella Città Leonessa.

Per una sintesi della teoria complessiva rimando a una recensione del mio libro “Liberalfascismo” apparsa su questo blog nel giugno dell’anno scorso ed il cui link ritrovate in fondo all’editoriale odierno.

Ma qui oggi vorrei rapidamente citare un esempio fulminante.  

Quando i socialdemocratici e i liberali (e quindi anche il PD) al Parlamento UE nel 2019 votarono, assieme a tutte le destre, che comunisti e nazisti erano la stessa cosa, lo sapevano che avrebbero fatto campagna elettorale per AFD e Musk ? Lo sapevano che una neonazista tedesca avrebbe potuto dire impunemente-come è accaduto un paio di giorni fa nel corso di un’intervista-   la bestialità che Hitler era comunista?

Non sapevano che già all’epoca di Hitler il grande scrittore Thomas Mann aveva detto: “Chi equipara comunismo e fascismo in realtà odia il comunismo e alla fine sceglie il fascismo?”.

E non sapevano che la libertà d’impresa, tanto esaltata da socialdemocratici e liberali, uccide tutte le altre libertà e che il fascismo aziendale distrugge la democrazia?

E infine neppure sapevano che, accusando di antisemitismo chi si indigna per il genocidio in Palestina, avrebbero trasformato i neonazisti in paladini della civiltà?

O erano e sono stupidi, o ignoranti, o venduti o tutt’e tre.

È stato l’anticomunismo occidentale liberal-democratico a legittimare e spianare la via al neofascismo.

Ecco, su scala più piccola, molte cose simili a quelle sopracitate sono successe e stanno continuando a succedere anche a Brescia.

Dalla venerazione per la “libertà d’ impresa” (e quindi- qui da noi- per la A2A e per le cementificazioni, ad esempio), alla “Mozione IHRA”, che sostanzialmente equipara le critiche contro il governo Netanyahu e contro il sionismo all’ antisemitismo, al sostegno della guerra ad oltranza in Ucraina, Centrosinistra e Ultradestra locali hanno registrato una grande sintonia.

Il risultato è che adesso ci ritroviamo dalle nostre parti con gruppi di fasciocospirazionisti esaltati, che rialzano la cresta e organizzano parate e presidi notturni per strade e parchi semideserti, ululando alla luna tutto il loro odio contro gli extracomunitari mandati da Soros a sostituire i Bresciani, contro la polizia e i carabinieri che non controllano i malviventi, contro i poveri scansafatiche, ecc.

E tutto questo avviene nella città che nel 1974 dovette subire l’oltraggio e lo scempio della Strage di Piazza della Loggia.

Mentre chi cerca di impedire questa vergogna viene aspramente redarguito da Sindaca, assessori e democratici della maggioranza. E magari si becca pure qualche manganellata dalle forze dell’ordine.

E’ un po’ più chiaro, ora, di che cosa parliamo quando parliamo di “Sistema Liberalfascista” anche a Brescia?

Per una sintesi della teoria del “Liberalfascismo”, si può leggere su questo blog l’ articolo riportato nel link

https://www.labresciadelpopolo.it/hello-world-copy-copy-copy-copy/:

GIORGIO CREMASCHI