E’ arrivato infine il grande giorno. Ed anche la delegazione bresciana di “Potere al Popolo!” è arrivata a Roma, per partecipare al corteo nazionale della “Rete Disarmiamoli”, da Piazza Vittorio ai Fori Imperiali. Decine di migliaia contro riarmo, NATO, UE, difesa comune e Israele.

E ‘ andata alla manifestazione di quegli estremisti che non considerano “divisivo” dire “NO alla Nato!”, attore principale della folle corsa agli armamenti che sta portando a passi veloci il pianeta verso il baratro di una Terza Guerra Mondiale.

È andata con quei settari che non vogliono manifestare assieme alla sinistra del PD e a chi sta con il PD, il quale non si smentisce mai ed ha appena votato di usare per le armi i soldi del PNRR.
E’ andata con quei complici di Putin che non vogliono inviare armi in Ucraina e considerano questo invio una gravissima violazione della Costituzione, permessa dal Presidente Mattarella.

E’ stata con coloro che sono sospettati di essere in combutta con Hamas, perché sostengono il diritto dei Palestinesi alla Resistenza anche armata e giudicano Israele uno stato terrorista genocida, con il quale rompere ogni relazione e verso il quale attuare ogni boicottaggio.

Ha marciato con quei nemici dell’Europa per i quali gridare “No al riarmo!” non significa farlo uscire dalla porta e rientrare dalla finestra affermando che però servono la difesa e l’ esercito comune europei, parole diverse per dire la stessa cosa.
Ha camminato a fianco di quei comunisti che giudicano che la UE abbia molto a che fare con il capitalismo e con la guerra; di quei populisti che pretendono più Stato sociale, piu salari e più diritti.
Con quei disfattisti che considerano l’Occidente imperialista, ormai veramente al tramonto, pericoloso per sé e per gli altri e perciò sostengono chi si oppone ad esso.
Con quegli antifascisti militanti che osano chiamare fascista il governo Meloni e fascistissime le sue leggi come il Decreto Sicurezza.
Insomma da Piazza Vittorio ai Fori Imperiali la delegazione bresciana di “Potere al Popolo!” ha marciato fianco a fianco di gente giudicata pessima dal mainstream e dalla Sinistra di Sistema o aspirante ad inserirsi nel Sistema.

Si è mescolata cioè con i portuali di Genova, i NOTAV , con gli studenti palestinesi e italiani che hanno preso le botte in testa dalla polizia, con i lavoratori italiani e africani che hanno scioperato contro la guerra e sono stati denunciati.
Si è ritrovata insieme ai militanti e alle organizzazioni che hanno sempre lottato contro la guerra e i suoi complici, chiunque fosse al governo.
Con tutta questa gente giudicata ripugnante dal Sistema (da Meloni alla Schlein passando per Conte, Bonelli-Fratoianni, centinaia di associazioni proxy e partiti dell’ Estrema pronti alla collaborazione per la “Pace”), si è però trovata benissimo.
Ha avuto l’ onore di essere una piccola parte di essa.

E ha scoperto che, ebbene sì, esiste una possibilità di alternativa autonoma e indipendente di classe, antimperialista e antifascista in questo Paese.
Una vera opposizione al governo fuori dalla logica del centrosinistra. Una vera opposizione alla quale non importa neppure assolutamente niente di ricevere il plauso di Papa, cardinali e vescovi.
L’ Italia nuova dei lavoratori e delle lavoratrici, dei giovani, a qualunque etnia essi appartengano, delle forze politiche e sociali che vogliono cambiare questo presente e non accettano il marciume e la regressione imperanti.
L’ Italia di quelli che hanno bruciato, con grande scandalo dei benpensanti, le bandiere di NATO, UE ed Israele. Che non è nulla, a confronto di chi bombarda e brucia bambini, anziani, malati, donne e civili inermi.

E ha capito che il compito adesso è quello di organizzarsi sempre meglio in vista di un autunno di lotta!
REDAZIONE